Resiliènza s. f. [der. di resiliente]. – 1. Nella tecnologia dei materiali, la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto: prova di r.; valore di r., il cui inverso è l’indice di fragilità. 2. Nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale. 3.In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà. [cit. Enc. Treccani].
Ogni giorno sempre di più, questo termine, ci invade, prevale e convince. Ma siamo sicuri che nella gestione delle cose e dell’ambiente questo sia il termine adatto? Diciamo prima di tutto che se la prendiamo sotto il profilo di affrontare le situazioni in maniera elastica e adattarsi al cambiamento inteso come abitudini, allora possiamo confermare la vera utilità del termine. Ma se, come sta succedendo nel nostro amato Abruzzo post terremoto, nel Veneto, a Roma e in America in generale, lo utilizziamo sempre più come un unico pensiero per risolvere le questioni ambientali e disastri, allora possiamo dire tranquillamente che lo stesso termine non serve assolutamente a nulla!